La Psicologia dello Sport, che trova le sue origini nell’Antica Grecia, nasce alla fine dell’800 grazie a Norman Triplett. Egli, mediante uno studio sperimentale, valutò gli effetti benefici di altri concorrenti sulla prestazione ciclistica (1898).
Quindi, questa branca della Psicologia studia i processi cognitivi, emotivi e comportamentali connessi con le prestazioni dei singoli atleti e delle squadre nel contesto sportivo.
Lo Psicologo dello Sport interviene mediante il MENTAL TRAINING, ovvero un ambito di studio multidisciplinare che punta alla valutazione di aspetti psicologici e neurologici, di processi e di conseguenze mentali dell’attività fisica e sportiva a diversi livelli:
– educativo
– ricreativo
– preventivo
– competitivo
– riabilitativo
– della disabilità
Un programma di MT si articola in 5 fasi:
I fase: raccolta dati –assessment delle funzioni cognitive – emotive
II fase: scelta delle abilità mentali da allenare.
III fase: apprendimento delle tecniche di MT.
IV fase: applicazione delle abilità appresedurante l’allenamento e la gara.
V fase: re-test; valutazione di efficacia edefficienza.
Monitoraggio degli apprendimenti
Tecniche maggiormente utilizzate in MT:
formulazione degli obiettivi (goal setting)
focalizzazione dell’attenzione (focusing)
abilità immaginativa (imagery)
linguaggio interno (self talk)
thoughtstopping
rituali
rilassamento